Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato: sono iniziate le migrazioni che li condurranno verso gli stagni per la deposizione delle preziose uova.

Gli anfibi sono stati la prima classe di vertebrati ad essersi avventurati sulla terraferma. La loro è una storia antichissima, iniziata ben 150 milioni di anni prima della comparsa dei dinosauri! Direi che questo è già un motivo per il quale meritano la nostra attenzione!

Il Rospo comune è una specie protetta dalla Convenzione di Berna, Direttiva Habitat dell’Unione europea e dal Regolamento per la tutela della flora e fauna di importanza comunitaria e di interesse regionale, in esecuzione dell’art. 96 della Legge regionale 23 aprile 2007, n.9 (Norme in materia di risorse forestali), come modificato da ultimo dal DPReg.4 luglio 2022 , n.80/pres.

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato

Già a partire dal loro nome possiamo intuire qualcosa sulla loro ecologia: anfibio deriva dal greco (αμφίβιο) e significa dalla doppia vita. Infatti, per vivere dipendono da un delicato equilibrio tra ambiente acquatico e ambiente terrestre.

La loro sopravvivenza e il viaggio che gli anfibi devono affrontare in questo periodo presenta notevoli difficoltà. Queste difficoltà sono legate sia alle condizioni meteorologiche e climatologiche (carenza d’acqua nei siti di riproduzione, prolungati periodi di siccità e ondate di caldo sempre più numerose… ) che alle strade trafficate e ai tanti ostacoli che devono attraversare (muretti, marciapiedi, tombini…) per completare la loro migrazione.

Per questo motivo è importante che gli utenti della strada prestino molta attenzione durante i periodi migratori laddove rane e rospi attraversano regolarmente le strade, in particolare le sere in cui piove o è molto umido.

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato

Ogni anno associazioni e volontari (tra cui la nostra Associazione ambientalisti Eugenio Rosmann) si attivano in azioni per il recupero e salvataggio di rospi, rane etc..  Come? Spostandoli delicatamente dalla strada. 

Ricordiamo con profonda tristezza la prematura scomparsa della prof.ssa Nicoletta Magrin che è stata promotrice delle squadre salva- rospi, con le quali in primavera andiamo a raccogliere i rospi durante la loro migrazione verso il Lago di Doberdò.

Durante queste operazioni, vengono adottate tutte le attenzioni e precauzioni necessarie per non danneggiare la loro pelle, fine e delicata, particolarmente soggetta all’essicazione.  Per svolgere correttamente la sua funzione, la pelle degli anfibi deve essere mantenuta umida così da poter scambiare ossigeno e anidride carbonica con l’ambiente circostante e assorbire i liquidi per via cutanea.

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato
Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato

 

Purtroppo molti rospi non ce la fanno e trovano la loro morte sulla strada, travolti dalle macchine, come si vede nella foto. 

E’ una fine davvero triste. In certi punti si contano centinaia di rospi schiacciati. Si sta cercando qualche soluzione per permettere a queste innocenti creature di mettersi in salvo, come ad esempio la realizzazione di un sottopasso (progetto già presentato dalla Associazione ambientalisti Rosmann). 

 

I rospi, che secondo me sono bellissimi (avete mai osservato i loro occhi da vicino?) sono inoltre molto utili nell’ecosistema poiché si nutrono di insetti dannosi per le colture, fungendo così da controllo naturale delle infestazioni. Sono indicatori della qualità ambientale dato che la loro presenza è correlata ad ambienti sani e non inquinati.

Molti altri per fortuna, come in una favola, trovano il loro stagno e la vita può continuare! 

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato
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