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Resilienza

C’è una parola che descrive la mia sensazione nell’osservare i dettagli di questa immagine: resilienza.

Quando mi sono trovata davanti a questo spettacolo, lo sguardo era magneticamente attratto da loro: gli alberi sul crinale. 

La prima cosa alla quale ho pensato, nello stupore e meraviglia della scena, è stata proprio la resilienza, una qualità che tutti dovremmo sviluppare. 

Resilienza… la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.  Così viene definita. E chi più delle piante ce lo può insegnare? 

Sono esseri viventi nati molto tempo prima dell’uomo, adattati a vivere nelle condizioni più diverse, e rimanendo immobili hanno inventato strategie di sopravvivenza che l’uomo non si sogna nemmeno…. infatti l’uomo le sfrutta… e questo è un altro discorso. Lungo. 

Resto il fatto che le piante sono meravigliose e dagli alberi abbiamo tanto ma tanto da imparare! 

Intrecci nel bosco

Boschi intricati, alberi e liane, un grande fascino che fa pensare a come dovevano essere ancor più belli questi luoghi prima dell’arrivo dell’uomo.

Sorge spontaneo domandare il permesso per entrarvi.

Come pretendiamo di definirci “essere superiori” rispetto a questi giganti verdi? La loro sapienza e intelligenza ci superano, come anche quella degli animali.

Ritengo che l’uomo sia in effetti l’essere meno intelligente di questo pianeta: è circondato da una bellezza meravigliosa e indescrivibile… eppure la distrugge, giorno dopo giorno.

Al crepuscolo

Al crepuscolo, in Carso, si possono fare questi incontri: per alcune persone sono animali insignificanti, per me sono magici!

Mentre aspetto la loro comparsa, mi vede un escursionista, si avvicina a me e mi chiede se aspetto caprioli o qualche altro animale.

Gli faccio vedere una femmina di Cervo volante che ho trovato nascosta nelle foglie, poco più in là. Si sorprende: non sapeva nemmeno ci fossero. 

Gli racconto qualcosa sulla loro vita, e anche lui ne rimane affascinato. 

Sono animali spendidi, non finirò mai di dirlo. 

LEI!

I suoi colori spiccano nel verde del sottobosco.

Le sue forme sono eleganti e raffinate.

Ama crescere assieme alle sue simili, damigelle splendide che si fan compagnia nel silenzio della montagna.

Qualcuna è un pò solitaria, preferisce donare la sua bellezza a una certa distanza dalle altre ma sa di avere tante amiche simili attorno a lei. Ugualmente belle. 

E’ sempre meraviglioso poterle trovare, accarezzarle, fotografarle con il massimo rispetto e venerazione. 

Perenne bellezza

Osservando un bucaneve sbocciato si può facilmente vedere un bellissimo e perfetto cuore verde capovolto, proiettato verso il cielo. 
E quando il bucaneve deve ancora sbocciare è bello concentrarsi e cercare di intravedere quel cuoricino che timidamente si nasconde tra i candidi petali.

Il Galathus nivalis sembra essere proprio un simbolo di speranza e purezza, con lui ci lasciamo alle spalle i mesi più bui e freddi dell’inverno. Infatti è tra i primi ad annunciare l’arrivo della primavera che attendiamo sempre tutti con grande entusiasmo. 

Curiosando nel linguaggio dei fiori sembra che il bucaneve indichi anche virtù e simpatia. E che sia simpatico, credo proprio che nessuno lo possa negare, soprattutto quando danza nel vento… con disappunto del fotografo che cerca di immortalare la sua bellezza. 

Alberi, amici dell’uomo

Alberi… che meraviglia! Esseri viventi per secoli purtroppo considerati “inanimati” solo perché “immobili” (oggi sappiamo non lo sono affatto) o non intelligenti (anche questo smentito…).  Così differenti tra loro sia per il loro aspetto che per il loro modo di vivere e la loro personalità! Alberi solitari che vivono benissimo isolati, alberi sociali che si sostengono l’un l’altro… Nel passato adorati, vere divinità e poi devastati e abusati…


Gli alberi si sono sviluppati su questo pianeta ben prima dell’arrivo dell’uomo e possono vivere tranquillamente senza l’uomo…totalmente indifferenti alla sua presenza…  anzi, sarebbe anche meglio per loro e per tutto il resto del pianeta se noi non ci fossimo, ad esser sinceri.

L’uomo negli ultimi secoli ha sfruttato gli alberi, e non solo per i loro preziosi principi attivi. Ma con quale forma di gratitudine, oggi, l’uomo  si pone dinnanzi a loro? Poche volte consideriamo queste creature come fonte di ispirazione e ancor meno volte proviamo per loro rispetto.

Quanto c’è ancora da studiare e scoprire sull’interazione tra mondo vegetale e uomo? Non dobbiamo solo sfruttare ogni cosa che ci circonda, dobbiamo interagire con consapevolezza.  Pensiamo a colonizzare altri pianeti e nemmeno abbiamo finito di capire questo… 

Oggi, 21 novembre, Giornata nazionale degli alberi, è una buona occasione per riflettere sull’importanza dei nostri amici e alleati naturali. 

 

Lamelle, quanto son belle

Funghi funghi…

Gioielli d’autunno! Ce ne sono di tutti i tipi, tutte le forme e tutti i colori…beh questi sono abbastanza comuni ma io sono innamorata delle lamelle di ogni fungo che vedo! 

Come ogni creatura del bosco, anche attorno ai funghi si sono raccontate molte leggende. Una di queste narra che  i funghi sarebbero nati dalle briciole di pane cadute in un bosco da due pagnotte che Gesù e San Pietro stavano mangiando mentre camminavano nella foresta. Le due pagnotte erano l’una bianca e l’altra nera, e le briciole cadute originarono i funghi Buoni e quelli Velenosi. 

Io non sono esperta conoscitrice di funghi, proprio per questo non li raccolgo ma adoro fotografarli! 

Buon autunno a tutti! 

Silhouette

Il proprio sito è uno spazio dove l’autore o l’autrice parla dei suoi pensieri, del suo credo, del suo modo di essere: penso sia riduttivo realizzarlo solo come una vetrina per le fotografie che scattiamo, ma questo è il mio pensiero, è solo un mio semplice punto di vista. 
Ecco allora che personalmente ho deciso di accompagnare le mie foto con qualche aneddoto o qualche riflessione, che credo permetta solo di conoscermi un po’ più a fondo, anche se mi auguro che le mie fotografie possano già in parte parlare di me. 

Questo cervo volante, la sua silhouette… l’ho fotografato così perché mi piaceva. Semplicemente, in quel momento, ho trovato tutto stimolante: le sue forme che quasi si perdevano nell’ombra, sullo sfondo scuro… ma c’erano anche quei bagliori di luce che si riflettevano sulla sua corazza.  Perchè di corazza si tratta, quella che lo protegge, e che ognuno di noi si costruisce per sopravvivere emotivamente.
Amo stare in natura, la sento come una seconda casa. Seconda? Forse è la unica casa dove ogni mia pesantezza viene sollevata, dove ritrovo le energie perse nella giornata, dove anche il giorno successivo mi sento bene, mi sento meglio.
E davvero spero che per ognuno di voi sia altrettanto. Abbiamo una risorsa incredibile, ma dobbiamo prima di tutto rendercene conto e quindi proteggerla.

Gelo

Spengo il motore. Esco dall’abitacolo caldo e questo freddo frizzante che mi avvolge mi fa sentir ancor più vivace e allegra. 
Ci sono stranamente pochissime persone… me lo godo tutto, questo Lago Superiore di Fusine. 


Osservo piacevoli scorci del bosco innevato, nella tranquillità più assoluta e nel silenzio. Che pace. Che spettacolo!

Fotografo, senza rendermi conto della temperatura che ancora si sta abbassando. 

Si, le mie mani lo sentono bene il gelo. Ma è tutto così bello!

Ma vien sempre il momento del rientro. Torno sui miei passi, i capelli che fuoriuscivano dal cappuccio sono rigidi e ghiacciati. Bianchi, come la neve che mi circonda. Trovo bellissimo anche questo, e sorrido. 

Vorrei non lasciar più questo posto, almeno ora che son rimasta solamente io. 

Quando si è soli in natura, si sente ancora di più il legame che abbiamo con lei.

Prendo un respiro profondo e… arrivederci Fusine! 

 

Nuove vite

E’ sempre un’emozione vedere nascere una nuova vita, anche se si tratta di un insetto. Le libellule sono esseri meravigliosi, sono l’essenza dell’estate! 
Essendo feroci predatrici di insetti, sono nostre preziose alleate, amiche le definirei. Purtroppo come sempre l’uomo non si rende conto di essere una minaccia anche per queste splendide creature: gli stagni e i torrenti lungo i quali si nutrono e si riproducono, sono sempre più minacciati dall’inquinamento e dall’intervento dell’uomo. 

Adoro trascorrere del tempo ad osservare i loro voli acrobatici e velocissimi: libellule, damigelle, effimere sono creature che mi affascinano moltissimo.

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