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Una Fritillaria nell’ultima luce del giorno.
Quando il sole si è già nascosto sotto l’orizzonte e la luce ormai è poca, quando il buio ormai si avvicina, penso sia questo il momento nel quale questo fiore ci mostra al massimo la sua eleganza, con il suo grazioso ed elegante portamento.
Alla luce del tramonto, nella sua semplicità e bellezza.
Camminando sul Carso in questo periodo si può avere la fortuna di incontrare la Pulsatilla, un altro splendido fiore che mi affascina moltissimo.
La troviamo nei prati carsici dove, grazie alla caratteristica peluria che ricopre sia il suo gambo che i suoi petali facendola risplendere sotto ai raggi solari, riusciamo a individuarla facilmente.
Adoro la decisa colorazione viola dei suoi fiori che sono allo stesso momento fragili e delicati. Un’altra meraviglia della Natura.
Altri piccoli gioielli che fioriscono nei nostri boschi: i crochi.
A volte possiamo incontrare vere e proprie distese violacee di crochi che colorano il sottobosco. Altre volte invece questi simpatici fiorellini crescono quasi solitari, qua e là, ma son sempre meravigliosi da vedere.
Fatico quasi un po’ a scegliere il soggetto da fotografare, tra tanta bellezza che mi circonda. Nel sottobosco finalmente sbocciano i primi fiori che annunciano primavera e sono uno più bello dell’altro. Tra le varie fioriture rimango colpita da questo elegante Dente di cane, uno tra i miei fiori preferiti.
Narcissus poetics, nelle prime delicate luci dell’alba.
Forse è l’animale-simbolo dell’Islanda, assieme ai cavalli, volpi artiche e naturalmente pecore. Di certo è quello più simpatico che abbia mai visto, nonostante gli occhioni un po’ malinconici. Ricordo che all’inizio non ero particolarmente interessata a fotografare le Pulcinelle di mare: avevo visto così tante foto, belle ed emozionanti, con luci incredibili, che in quella giornata di tempesta, così grigia, avrei forse preferito fotografare il paesaggio, i bellissimi fiordi del Nord. Ma poi, come non rimanerne affascinati? Complice anche la scogliera di Látrabjarg, con la sua vertiginosa altezza di oltre 400metri, complice l’oceano burrascoso e il sole che improvvisamente si faceva largo tra le nuvole, complici chissà quante altre cose, i loro voli acrobatici, la loro confidenza… sarei rimasta ore ed ore ad osservare queste bellissime creature, sulla scogliera, anche senza fotografare, perchè davvero a volte bisogna fare un passo indietro, e in pace, fermarsi e ammirare la Natura.