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Alla luce del tramonto, nella sua semplicità e bellezza.
Camminando sul Carso in questo periodo si può avere la fortuna di incontrare la Pulsatilla, un altro splendido fiore che mi affascina moltissimo.
La troviamo nei prati carsici dove, grazie alla caratteristica peluria che ricopre sia il suo gambo che i suoi petali facendola risplendere sotto ai raggi solari, riusciamo a individuarla facilmente.
Adoro la decisa colorazione viola dei suoi fiori che sono allo stesso momento fragili e delicati. Un’altra meraviglia della Natura.
“Non è tutto oro quello che luccica” dice un detto. In questo caso quello che risplende di color oro è molto più prezioso dell’oro stesso.
Incontri di inizio estate nel bosco carsico: un bellissimo esemplare di Lucanus cervus ( cervo volante ).
Un gruppo di cascate fortunatamente ancora poco turistiche ma che indubbiamente meritano una visita. Il loro nome è legato al folclore islandese, sono infatti dedicate alla gigantessa Kola. Secondo la leggenda, Kola viveva su una sporgenza nella gola dove aveva trovato un posto piuttosto comodo dove sostare. Si narra che a volte, dopo una buona notte di sonno, Kola gettava la sua mano nuda nel ruscello per prendere il salmone a colazione, che avrebbe mangiato crudo a stomaco vuoto. A volte, però, lo gettava anche in un buco nel terreno con acqua bollente. Lì avrebbe cucinato il suo pescato per pranzo o per cena.
Leggenda a parte, è uno spettacolo impressionante attraversare il ponte e guardare le calme acque del fiume saltare improvvisamente e precipitare in avanti su così tante cascate imponenti, merita godersi questo spettacolo che certamente non lascerà nessuno impassibile.
Famoso per il ” Viaggio al centro della terra ” di Jules Verne, lo Snæfellsjökull è il ghiacciaio che ricopre il vulcano Snæfell.
Una luce morbida rosa lo accarezza durante un delicato tramonto islandese.
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E’ il periodo della metamorfosi: in questo breve intervallo, tra l’autunno e l’inverno, le due stagioni si intrecciano e ci regalano visioni spesso suggestive. Anche in Islanda succede tutto ciò, quando la primissima neve ricopre appena un campo di lava.
Non si trova immediatamente questa meraviglia della Natura, “Follow the sound” è una tra le varie indicazioni che abbiamo trovato, sorridevo all’inizio ma devo dire che poi ho capito il perchè di questa frase 🙂
C’era un freddo pungente e aspettare il tramonto è stato impegnativo. Ma le difficoltà che viviamo in Natura spesso riservano belle soddisfazioni, le emozioni di quella serata, che mi porto nel cuore, sono davvero forti.
Momenti indimenticabili, magica Islanda.
Il piccolo popolo alato d’estate si scatena: tantissimi insetti nei prati danzano da un fiore all’altro, libellule e damigelle corrono veloci nelle zone lagunari, e nei boschi? Nei boschi si assiste ad un altro spettacolo: verso la fine delle calde giornate di giugno e luglio si aprono le “danze” dei cervi volanti…. non molto aggraziate, a dir il vero. Questi goffi coleotteri si spostano da un ramo all’altro delle querce alla ricerca delle femmine, e non lo fanno di certo in modo silenzioso! E’ emozionante anche solo vederli mentre stanno per spiccare il volo, quando sollevano le elitre e dispiegano le loro ali. La ricerca delIa femmina li spinge ad allungare i loro voli, tanto da uscire dal bosco e attraversare le strade che separano i querceti del Carso. Purtroppo ogni anno si assiste a piccole stragi di cervi volanti colpiti o schiacciati sull’asfalto dalle macchine di passaggio. Speriamo che questo esemplare riesca a trovare la sua femmina e a perpetuare la specie che è già minacciata dalla scomparsa del suo habitat.
L’Islanda è una terra che sa sorprendere: non si può rimanere indifferenti davanti a contrasti così evidenti.
Cosa ci farà mai una piramide ed una sfera nel deserto? La luce non delle migliori, certo, ma al meteo non si comanda: è solo un ricordo che mi son voluta portare a casa. E condividere con voi.