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22 dicembre… è appena passato il solstizio d’inverno, siamo entrati nella stagione più fredda dell’anno…davvero ? Non mi sembra proprio. Quest’anno l’inverno infatti si fa proprio attendere. Niente neve nemmeno in montagna, e in pianura temperature primaverili.
Una foto dello scorso anno, Lago superiore di Fusine. Speriamo sia di buon auspicio per l’arrivo del vero inverno.
Þingvellir è un parco nazionale dell’Islanda ed è anche è uno dei luoghi più importanti della storia islandese.
In questa zona si osserva molto bene il fenomeno della deriva dei continenti: ci sono gole e faglie che attraversano la regione; la più grande di esse, chiamata Almannagjá è un vero e proprio canyon. E’ impressionante camminarvi dentro.
Come si sa, il meteo cambia spesso in Islanda e dopo tutta la giornata di pioggia incessante, la luce verso sera mi ha regalato questa ripagante visione.
Dai usciamo dalla macchina ! Tira un vento forte ma oggi – stranamente – c’è il sole.
Si cammina un bel po’, il sole ormai è basso all’orizzonte, non scomparirà mai del tutto: siamo in giugno e le ore di buio praticamente non ci sono!
Laggiù comunque ci sono delle nuvole… veloci si avvicinano….non ci posso credere: nevica! Che bellezza, sta nevicando con il sole!
Mi colpisce la vista di questa montagna, baciata dai pochi raggi di sole che riescono a forza a uscire dalle nuvole che, basse, la stanno poco a poco nascondendo. E la lava, nera e così ruvida contro le linee dolci del paesaggio alle sue spalle.
Un luogo visto milioni di volte. Ma io qui ho avuto un insolito incontro…
Forme bizzarre nei ghiacci della laguna di Jökulsárlón.
Ma cosa ci farà mai una tartaruga di ghiaccio in Islanda?
Un altro angolo d’Islanda, una cascata che, vista dall’alto, impressiona subito per il colore azzurro delle sue acque ma che anche dal basso si fa ammirare per il gioco di cascatelle minori lungo la spaccatura che la percorre.
Sarà il fascino del lontano, sarà la luce bella e calda, sarà l’immensità dei paesaggi, l’emozioni così intense che ho provato solo lassù… sarà tutto questo e anche di più ma questa terra mi ha rapito il cuore.
E’ magica, è sorprendente.
Camminando sui corrugamenti di lava non potevo però non pensare a quanto questa terra sa anche essere dura, difficile, immaginavo attività sismiche e vulcaniche proprio mentre ” poco più in là ” Bárðarbunga stava eruttando. A volte in certe zone sentivo l’odore di zolfo, tutto ciò rafforzava questi pensieri ma il fascino di questa terra formatasi proprio da queste forze della Natura fa superare ogni logica, e mi son ritrovata estasiata ad ammirare tutto ciò che mi circondava. Come dicevo, con emozioni davvero intense.
Non finirò mai di tornare bambina, di entusiasmarmi e sorprendermi per certe piccole cose. E’ come un mondo magico che decide ogni tanto di svelarsi. A chi ha occhi e tempo per osservare ma soprattutto cuore per vedere. A chi decide per un attimo di fermarsi a riflettere che non siamo al centro dell’universo, che non decidiamo noi per tutto il mondo e le sue creature, il mio pensiero è che noi siamo allo stesso livello di ogni altro essere vivente, diversi come è giusto che sia, ma non migliori. E sdraiarmi in un prato, bassa bassa, al suolo, con la mia macchina fotografica, mi permette di oltrepassare quella soglia e poter entrare in quel magico piccolo mondo che, non guasta ricordarlo, è davvero importante e dovremmo tutti salvaguardare.
Così mi ritrovo ad osservare questa piccola creatura che si appresta a cercare rifugio per la notte, china il capo, sembra un inchino o una preghiera: per favore abbiate rispetto di noi.
Il fenomeno dell’enrosadira al Cimon della Pala, quando al tramonto la sua cima si colora intensamente prima di rosso e poi, al variare della luce, si stinge e diventa rosato .
Una delle tante meraviglie delle nostre montagne.
Chi non conosce questo meraviglioso luogo ?
Uno tra i luoghi più fotografati d’Islanda, uno tra le mete turistiche più frequentate, ma di una bellezza indescrivibile . Non riuscirò mai ad esprimere quanto amo l’Islanda .
E anche per il 2014 è arrivata : la neve, soffice coltre bianca, amata odiata, segno di un inverno ormai imminente.
Questa foto invece risale all’anno scorso, quando come al “solito”, riesco a concedermi una “toccata e fuga” in montagna, sulle Dolomiti . Una fuga che dura poco ( dura molto di più la strada percorsa per arrivare fino a lì …) ma che anche in quel poco riesce a darmi tante emozioni e soprattutto a rigenerarmi, ricaricarmi di energia .
La montagna, per me, è davvero un toccasana in ogni stagione !