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Come in una favola

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato: sono iniziate le migrazioni che li condurranno verso gli stagni per la deposizione delle preziose uova.

Gli anfibi (tutelati dalla Convenzione di Berna) sono stati la prima classe di vertebrati ad essersi avventurati sulla terraferma. La loro è una storia antichissima, iniziata ben 150 milioni di anni prima della comparsa dei dinosauri! Direi che questo è già un motivo per il quale meritano la nostra attenzione!

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato

Già a partire dal loro nome si può intuire qualcosa sulla loro ecologia: la parola anfibio deriva dal greco (αμφίβιο) e significa dalla doppia vita. Infatti, per vivere dipendono da un delicato equilibrio tra l’ambiente acquatico e l’ambiente terrestre.

La loro sopravvivenza e il viaggio che gli anfibi devono affrontare in questo periodo presenta notevoli difficoltà. Queste difficoltà sono legate sia alle strade trafficate e ai tanti ostacoli che devono attraversare (muretti, marciapiedi, tombini…) per completare la loro migrazione, sia alle condizioni meteorologiche e climatologiche (carenza d’acqua nei siti di riproduzione, prolungati periodi di siccità e ondate di caldo sempre più numerose… ).

Per questo motivo è importante che gli utenti della strada prestino molta attenzione durante i periodi migratori laddove rane e rospi attraversano regolarmente le strade, in particolare le sere in cui piove o è molto umido.

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato
Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato

Ogni anno associazioni e volontari (tra cui la Associazione ambientalisti Eugenio Rosmann) si attivano in azioni per il recupero e salvataggio di rospi, rane etc..  Come? Spostandoli delicatamente dalla strada. 

Vengono adottate tutte le attenzioni e precauzioni necessarie per non danneggiare la loro pelle, fine e delicata, particolarmente soggetta all’essicazione.  Per svolgere correttamente la sua funzione, la pelle degli anfibi deve essere mantenuta umida così da poter scambiare ossigeno e anidride carbonica con l’ambiente circostante e assorbire i liquidi per via cutanea.

Purtroppo molti rospi non ce la fanno e trovano la loro morte sulla strada, travolti dalle macchine, come si vede nella foto. 

E’ una fine davvero triste. In certi punti si contano centinaia di rospi schiacciati. Si sta cercando qualche soluzione (sottopassi) per permettere a queste innocenti creature di mettersi in salvo. 

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato

I rospi, secondo me bellissimi (avete mai osservato i loro occhi da vicino?), sono inoltre molto utili nell’ecosistema poiché si nutrono di insetti dannosi per le colture, fungendo così da controllo naturale delle infestazioni. Sono indicatori della qualità ambientale dato che la loro presenza è correlata ad ambienti sani e non inquinati.

Il Rospo comune è una specie protetta dalla Convenzione di Berna, Direttiva Habitat dell’Unione europea e dal Regolamento per la tutela della flora e fauna di importanza comunitaria e di interesse regionale, in esecuzione dell’art. 96 della Legge regionale 23 aprile 2007, n.9 (Norme in materia di risorse forestali), come modificato da ultimo dal DPReg.4 luglio 2022 , n.80/pres.

Molti altri per fortuna, come in una favola, superando gli ostacoli e le sfide sul loro cammino, trovano il loro stagno e il ciclo della vita può continuare! 

Il momento dell’anno più cruciale per gli anfibi è arrivato

Estate

Per me l’essenza dell’estate è …

…camminare accanto ai campi dorati, respirare a fondo assaporando ogni profumo, ascoltare il canto degli uccelli, il frinire delle cicale…sentire il caldo…anche se afoso; ammirare la luce calda del sole al tramonto che rende tutto spettacolare. E poi ancora, il volo delle damigelle, delle libellule… che splendide creature. E alla sera, i grilli…Che meraviglioso concerto.

L’estate è fermarsi ad osservare un minuscolo mondo di insetti ( e non solo..) che nella vegetazione freneticamente vive…

Senza noi donne…

Le femmine di Cervo volante sono certamente meno appariscenti, più piccole, potrebbero risultare meno interessanti da un punto di vista estetico…ma sono di assoluta importanza..come tutte noi donne d’altra parte…senza di loro il ciclo vitale non potrebbe continuare.

Incontri estivi

Sono diversi anni che li cerco e immancabilmente loro mi riempiono di gioia. A volte sono pochi, ma anche se pochi, sono splendidi… vederli volare così goffi, buffi… È un vero piacere. Quest’anno fortunatamente ho trovato un numero di esemplari maggiore rispetto allo scorso anno, è un ciclo che si ripete. Incontri ai quali non vorrei mai rinunciare.

Alla prossima stagione

Ormai siamo a inizio autunno, le temperature ancora miti ci permettono di avere la fortuna di intravedere qualche libellula. Dovremmo aspettare la prossima stagione per ammirare nuovamente i voli acrobatici e veloci di queste splendide creature. Vengo colta da un po’ di malinconia per una stagione che si sta chiudendo.

Momenti

Credo che ognuno di noi abbia un soggetto “preferito” da fotografare, che si tratti di flora, fauna o paesaggi. Forse la damigelle non sono il mio soggetto preferito ma fanno parte di quelle creature che non smetterei mai di fotografare né di osservare. Essere in loro compagnia all’alba o al tramonto, per poterle ammirare nei momenti di luce più bella, è semplicemente fantastico! Sono momenti che vorrei non finissero mai.

Al calar della sera

Veloce come un missile, dotata di una vista eccezionale, predatore quasi infallibile, bellissima: un incontro comune nella stagione estiva.

Incontri inaspettati

Incontri inaspettati nel bosco, in mezzo alla neve caduta da poco. È sempre emozionante incrociare quello sguardo, a sua volta stupito, e quegli occhi  così dolci.

Libertà

Incontri estivi

Incontri di inizio estate nel bosco carsico: un bellissimo esemplare di Lucanus cervus ( cervo volante ).

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